(A. Orthos 3)
“Cara Dea Fortuna,
hai tentato, riuscendoci, di farmi fare cose penose, squallide, spiacevoli, cose di cui mi vergogno, mi hai annientato, impedendomi di piangere e vivere pienamente il dolore in momenti in cui le lacrime chiedevano un libero fluire …. Ed io mi punivo, mi schifavo, portando la mia auto-stima allo zero assoluto. Non te la prendere, non ce l’ho con te, sto buttando fuori tutto, devo rielaborare questo complesso amore. Sono giunto ai saluti, ora mi sento libero vecchio amore mio, ci siamo amati, feriti, presi, lasciati e poi ripresi, credo che il nostro viaggio sia giunto al termine, il cerchio si è chiuso, ti vorrò bene per sempre cara Dea Fortuna, più di così non puoi né darmi né togliermi, ora vado, la vita mi aspetta, il vero Andrea mi chiama ed io non posso continuare a far finta di nulla. So che non ti sentirai sola, si, si, sei una bella senz’anima e come intonava una canzone …. “ avanti il prossimo gli lascio il posto mio … “(A. Orthos 3)