Interrogazione al Senato - Sen. Emanuela Baio

baioAl Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
Premesso che : l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha promosso una campagna denominata "Giovani & Gioco" rivolta  ai docenti e agli studenti delle scuole italiane, al fine di sensibilizzare la popolazione studentesca sul gioco d'azzardo; tale iniziativa incita i giovani a mettersi in gioco, senza definire in maniera netta il confine tra il ludico e l'azzardo. Il gioco appare come un'esperienza accessibile (nel dvd è contenuta, per esempio, un'immagine con la scritta "Si può giocare ovunque, sempre e comunque"), formativa, una via alternativa all'apprendimento tradizionale: il rischio è rappresentato come uno strumento fondamentale per maturare, crescere ed evolversi;  ...
l'intera campagna contiene riferimenti letterari e antropologici al  gioco come bisogno insito nella storia e nella natura umana;
nel dvd illustrativo non vengono fornite le necessarie e importanti ragioni che hanno indotto il legislatore a porre  il divieto del gioco d'azzardo per i minori di anni 18;
la dipendenza da gioco d'azzardo è presentata come un'ipotesi remota, difficilmente contestualizzabile e chi la manifesta è presentato come un malato, una persona disturbata, la cui patologia è così lontana dalla vita dei ragazzi che questi ultimi difficilmente possono percepire un rischio serio e concreto. Non emerge, infatti, con chiarezza la pericolosità nella quale i giovani possono imbattersi;   
in realtà, come attestano i dati scientifici,  la possibilità di incorrere nella dipendenza da gioco è assolutamente reale e anzi i casi sono in continuo aumento. Come attesta la Relazione Annuale al Parlamento 2011 sull'uso delle sostanze stupefacenti e sulle tossicodipendenze in Italia: "sulla popolazione generale  i dati disponibili segnalano una prevalenza di gambling patologico nel corso della vita pari all’1%, mentre il 5% della popolazione appare a rischio di sviluppo della patologia". Inoltre "nella popolazione studentesca la percentuale di soggetti con gioco d’azzardo problematico appare maggiore (10%) come anche la presenza di forme già patologiche (5%)". Sempre secondo la citata relazione "l’aumento del fenomeno implica la necessità di organizzare e avviare strategie specifiche utili anche a supportare e promuovere ulteriormente il processo di repressione e contrasto esistente";
il messaggio che la campagna promuove, in sintesi, è quello per cui esistono solo due vie percorribili, che vengono raffigurate come due porte: quella del gioco d'azzardo legale  (rassicurante e ben curata) e quella del gioco d'azzardo illegale (oscura e dissestata). Rivolgendosi ai giovani è doveroso, da parte di un'Istituzione che rappresenta lo Stato, affermare che esiste una terza via possibile, che è quella di chi preferisce non giocare, né legalmente né illegalmente, senza per questo venir meno alla dimensione ludica dell'esistenza;
la campagna si conclude con una fase interattiva di test rivolto agli studenti, il cui esito prevede l'identificazione in tre "profili": il trasgressivo, l'equilibrato e "l'integerrimo con lo spirito del bacchettone". Chi decide di non giocare è, dunque, qualificato come una persona rigida e che non sa divertirsi;
Considerato che:
la campagna è rivolta agli studenti e alle istituzioni scolastiche e, essendo proposta dai Monopoli di Stato, acquista de facto una legittimità e una funzione educativa che per i motivi sopra esposti risulta non corrispondere al vero;
l'iniziativa "Giovani & Gioco" è apertamente fuorviante, foriera di un messaggio subdolo, in contrasto con l'esigenza pedagogica di trasmettere ai giovani  segnali chiari e lineari. Invece di sensibilizzare i più giovani sui rischi reali di manifestare una dipendenza,  si riscontra  un contenuto che promuove il gioco d'azzardo;
la realizzazione della predetta campagna che, a notizia degli interroganti, ha comportato un costo di circa 100 mila Euro ed ha coinvolto 15 principali città italiane, raggiungendo circa 70 mila utenti;
Si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti segnalati in premessa;
quali urgenti misure hanno adottato o intendano adottare al fine di rimuovere immediatamente o impedire l'ulteriore diffusione  della campagna "Giovani e Gioco" promossa dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e rivolta agli studenti e ai docenti delle scuole italiane;
quali interventi di rispettiva competenza intendano adottare per verificare eventuali responsabilità, attribuibili ai Monopoli di Stato, nella realizzazione di un'iniziativa dal messaggio educativo equivoco e fuorviante.

Baio Emanuela
Baldassarri Mario
Gustavino Claudio
De Luca Cristina

Roma, 21 marzo 2012


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