GIOVANI D'AZZARDO: IL 50% HA GIOCATO ALMENO UNA VOLTA

IN AUMENTO LE RAGAZZE (+7%), PROBLEMA PIÙ DIFFUSO AL SUD.


(DIRE - Noptiziario Minori) Roma, 3 maggio 2010


Tra il 2008 ed il 2009 e' aumentata di 7 punti (dal 40 al 47%) la percentuale di 15-19enni che hanno giocato d'azzardo almeno una volta nel corso dell'anno. Quasi un adolescente su due, dunque, minorenni compresi, si lasca prendere la mano da gratta e vinci, superenalotto, videopoker, puntate on line. Il fenomeno e' in aumento soprattutto tra le ragazze. È quanto emerge da uno studio condotto su 40.000 studenti dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), realizzato all'interno del progetto 'Il gioco e' una cosa seria' dell'Asl To3 coordinato da Paolo Jarre.
In Italia il gioco d'azzardo cresce al ritmo del 13% in un anno, sono stati 53 i miliardi di euro puntati solo nel 2009. E sono sempre di piu' gli adolescenti coinvolti. "Dal 2008 al 2009 la percentuale di studenti tra i 15 e i 19 anni che dichiarano di aver giocato in denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi e' aumentata dal 40% al 47%- spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice Ifc-Cnr- l'aumento maggiore e' fra le ragazze, passate dal 29 al 36%, i maschi passano invece dal 53 al 57%. Tra questi studenti, nonostante il divieto di legge, circa 550.000 sono i minorenni, corrispondenti al 43% dei minori scolarizzati".



L'11% dei ragazzini che gioca d'azzardo rischia di diventare uno scommettitore patologico, secondo lo studio. Gratta e vinci e lotterie istantanee (34%, dal 28% del 2008), scommesse sportive (17%), lotto e superenalotto (cresciuti dal 9 al 14%) sono nell'ordine i giochi in denaro maggiormente praticati dagli studenti. Nello specifico, gratta e vinci/lotterie istantanee sono stati giocati dal 36% dei maschi e dal 32% delle ragazze.



In testa alla classifica per Regioni, al primo posto troviamo la Campania con il 57,8% degli studenti 'giocatori', seguono Basilicata (57,6%) e Puglia (57). Sicilia, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Calabria e Umbria si attestano oltre il 50%.



Inferiori alla meta' le percentuali di Emilia-Romagna (40,8%), Valle d'Aosta (41,1%), Liguria (41,6%), Piemonte (42,3%), Lombardia (43,5%), Toscana (43,4%). Agli ultimi posti Trentino (35,8%), Friuli Venezia Giulia e Veneto (36,3%). "Dai dati emerge che nelle regioni del Nord il fenomeno e' meno diffuso rispetto al Sud", conclude Sabrina Molinaro. Per quanto riguarda i contesti di gioco, ai primi tre posti si trovano i locali pubblici non dedicati come bar, tabaccherie, pub (32%), case private (20%) e sale scommesse (12%). Il gioco virtuale (Internet, telefono cellulare) e' utilizzato nel 7% dei casi, anche se una quota del gioco praticato nelle case private avviene tramite web. Rispetto alla frequenza, aumentano coloro che dichiarano di aver giocato piu' di 2 volte l'anno, passati dal 43% al 45%. Quelli che riferiscono di aver giocato oltre 20 volte passano dal 13 al 14%. Diminuiscono quelli che hanno giocato 1 o 2 volte (dal 44% al 41%). Rimane pressoche' stabile, invece, l'importo delle giocate: il 6,5% degli studenti 'giocatori' dichiara di aver speso oltre 50 euro nell'ultimo mese.



(Wel/ Dire)


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